venerdì 9 maggio 2014

Oceano di Carta

Era metà marzo, quando ho scritto "Cinque dita di distanza".
Appena pochi giorni prima di aprire ufficialmente questo blog. 
Credo, ad essere sinceri, che proprio il piacere di scrivere quelle poche pagine abbia contribuito in maniera determinante alla mia scelta di dar vita a “Shiawase”.


Cinque dita di distanza è un racconto breve, lo definirei più un condensato di emozioni centrifugate in appena tre cartelle di spazio. E’ figlio di una settimana intensa, faticosa, ma per certi versi bellissima della mia vita, che sentivo il bisogno di imprimere sulla carta, tutto sommato per renderla in un certo senso indelebile.
Avevo letto in rete di un concorso letterario interessante. Era stato il suo nome ad attirare la mia attenzione, “Oceano di Carta”, suonava bene. Ho letto il bando, la scadenza per la consegna degli elaborati era molto vicina, il 22 marzo, ma le parole mi uscivano di getto, in maniera spontanea. 

Ho deciso di partecipare, con il mio Cinque dita di distanza. In palio non c’erano premi in denaro, ma qualcosa dal valore per me molto più alto, dal momento che i racconti prescelti sarebbero stati pubblicati in un volume edito da una piccola casa editrice.


Il 14 aprile ho ricevuto una mail dallo Staff della Sensoinverso Edizioni, nella quale mi veniva comunicato che il mio Cinque dita di distanza era risultato fra i componimenti vincitori del concorso. C’era il mio nome, in corrispondenza della colonna autore, nell’elenco dei prescelti per la pubblicazione. C'è un volume con tanto di codici ISBN e EAN in attesa di vedere la luce, che raccoglierà i vincitori della 5a edizione di questo Oceano di Carta e che verrà distribuito nelle librerie fiduciarie, nei principali bookstores online e promosso alle fiere del libro cui parteciperà la casa editrice.

Non so dire quante volte io abbia letto, riletto e tornato a leggere quella mail. 
Quanto abbia osservato le lettere del mio nome, in quell’elenco, da ogni possibile angolazione, quasi a sincerarmi che, digitate in quella precisa sequenza, non potessero che fare riferimento proprio a me. Senza margine di errore. 
E’ difficile spiegare la soddisfazione.

Ciò nonostante, fino ad oggi, ho continuato a provare un senso di inspiegabile distacco da quest’esito. Una sorta di strana sospensione, quasi di incredulità, che mi ha portato ciclicamente a riaprire la mail ad intervalli regolari, in un misto di piacere ed autoconvinzione.
Poi stamattina ho ricevuto un nuovo messaggio. Una nuova conferma, una nuova pacca sulla spalla e, in allegato, il mio Cinque dita di distanza, rivisto e corretto in fase di revisione bozze. Tirato a lucido, nella veste che lo vedrà pubblicato, presumibilmente a metà giugno.

Oggi, finalmente, ho inziato a realizzare.
Ed è veramente bellissimo.     

2 commenti:

  1. Complimenti!! Allora non ci resta che attendere per poter leggere il tuo racconto ;-)

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    1. Ti ringrazio moltissimo! Sarà un vero piacere per me, se vorrete leggerlo.

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