lunedì 11 agosto 2014

Una Corsa ... verso Casa

Correre verso casa ha un che' di rassicurante. 
È un'immagine accogliente, che fonde in se' la libertà del movimento e la protezione del luogo amico
Ecco perché si chiamerà proprio così, "Una Corsa verso Casa".


E sarà la prima volta in cui vestirò i panni dell'organizzatore, invece che le scarpette da runner. 
Una corsa che vuole essere cassa di risonanza del progetto "la Casa di Fausta", in cui Aseop, l'Associazione Sostegno Ematologia e Oncologia Pediatrica, sta investendo risorse, convinzione e tanto impegno.
Organizzare un evento podistico è una bella sfida, specie per chi, come me, è un neofita del campo ed ora che il progetto è in piena fase di decollo gli interrogativi, i dubbi e qualche timore continuano a far capolino. Riusciremo a dar vita a qualcosa di "fatto bene"? Avremo il giusto ritorno da parte della città? Filerà tutto liscio? E, soprattutto, sarò all'altezza del progetto che ho in mente?
Lo scopriremo venerdì 26 settembre prossimo.
Per il momento, penso positivo, come sempre, e vado avanti con tutto l'entusiasmo di cui sono capace. La burocrazia, gli aspetti tecnici, la logistica, la comunicazione ... tutto si incastra a dovere finora e, soprattutto, sento forte l'appoggio ed il sostegno di tantissime persone. Amici vecchi e nuovi.
E questa è una cosa bellissima.

Stavamo correndo, come sempre, insieme a Francesca.
Una mattina di marzo, di tiepido sole con licenza di grandi progetti in libertà.
Ci succede spesso. Un brainstorming in movimento, fatto di sogni estemporanei a base di famiglia, case spaziali, viaggi, gare, sviluppi professionali. Piccole e grandi rivoluzioni quotidiane che sembrano trovare terreno incredibilmente fertile nel cadenzato movimento delle nostre gambe.


Voli pindarici da endorfine danzanti
, il più delle volte destinati a svanire in fase di stretching, ma che qualche volta finiscono anche per trovare seguiti tangibili. La nostra prima mezza a Linz, ad esempio, o la Scotland Run in Central Park, sono nate così.

Parlavamo di Aseop, quella mattina e dei suoi 25 anni di vita. 
Della "Casa di Fausta", la casa di accoglienza, intitolata alla memoria della prof.ssa Fausta Massolo, che sorgerà nell'area del Policlinico di Modena per ospitare i bambini in cura presso il reparto di oncoematologia pediatrica e le loro famiglie. Di come il progetto sia stato sposato da 30 Ore per la Vita, assumendo anche un livello nazionale.



Ragionavamo su quanto questo progetto sia probabilmente il più bello ed ambizioso che abbiamo mai portato avanti e su come sia cresciuta l'associazione da quando ci sono entrato per la prima volta da volontario, oltre 10 anni fa, durante il mio servizio civile. Di come, pur assumendo rilievo non più solo locale, abbia mantenuta intatta tutta la sua serietà, la sua solidità ed i suoi valori di fondo.
Un progetto speciale, concreto, che merita sostegno.

«Mi piacerebbe fare qualcosa di nostro, di grande, per sottolineare l'evento».

«E perché non organizziamo una corsa?»

Già. Perché non una corsa?
Più volte, da runner, ne ho sperimentato tutto il potere aggregante.

Forse una pazzia. Di certo una sfida stimolante.
Ed eccomi qua, diversi mesi dopo, con la macchina organizzativa a pieni giri.

La presentazione del progetto in Coordinamento Podistico Modenese, le dritte dei "grandi saggi" del mondo della corsa, l'avallo deciso del Consiglio Direttivo di Aseop ed il parere favorevole del Policlinico e del Comune di Modena a patrocinare l'evento.
Poi le bozze del volantino, i tour in bici con il Garmin acceso, la disponibilità della Polizia Municipale e le modifiche ai percorsi davanti a Google Maps.
Al di sopra di tutto, l'appoggio ed il sostegno di tante persone. 
Che mi stanno istruendo, consigliando, aiutando, sorprendendo e dando tanta motivazione. In maniera disinteressata, entusiasta, sincera. L'invito ad andare avanti, perché "è proprio una bella idea!".
E allora, avanti!

Vorrei che quel venerdì sera, il 26 settembre prossimo, ci fosse un bel sole che tramonta su Modena, al termine di una giornata che porti con sé l'ultimo caldo estivo. Vorrei una bella luce sul rettilineo del traguardo, che investa tutti gli amici che corrono con noi ogni settimana e tutti coloro i quali decideranno invece di venire al Policlinico in scarpette e calzoncini per la prima volta. Vorrei che tanti podisti troppo attenti al cronometro prendessero questi 6k come occasione per conoscere una bella realtà del volontariato di casa nostra e che altrettanti amici di Aseop e colleghi di lavoro ne approfittassero, una volta tanto, per scoprire che correre è qualcosa di meraviglioso.
Vorrei che questa Corsa verso Casa fosse un gran divertimento.

Penso a questo, oggi, mentre metto insieme un pezzo dopo l'altro, aggiungendo ogni giorno un mattoncino in più.

E questa corsa sarà il mio mattoncino nel muro della Casa di Fausta.

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pagina ufficiale della manifestazione
pagina facebook collegata

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Intanto, nello splendido deserto della Modena d'agosto, mi sono divertito con un veloce test sui percorsi in programma.

Mi sono sembrati scorrevoli e divertenti.

Eccone, qui di seguito, un assaggio (clicca su ciascuno per i dettagli):



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