lunedì 5 maggio 2014

Kodomo no Hi


I koinobori, le carpe stilizzate in tessuto, ondeggiano al vento, sul balcone di casa nostra.

A differenza di quanto succede in Giappone, qui da noi siamo in pochi a farle sventolare libere, in tutto il loro colorato simbolismo e temo che ogni anno i vicini si chiedano perché mai compaiano questi strani pezzi di stoffa sul nostro davanzale.

Ci piace sottolineare il Kodomo no Hi, è una scusa in più per far festa con i bimbi, in un periodo dell’anno già di per sé estremamente denso di felicità.


Conoscete questa ricorrenza?

Il Kodomo no Hi 子供の日è la “giornata dei bambini”. In Giappone è una festività nazionale, che ricorre il 5 maggio, ossia il quinto giorno del quinto mese. Si colloca all’interno della cosiddetta Golden Week, la settimana festiva che prende il via il 29 aprile e termina appunto oggi. In questi sette giorni ricorrono diverse festività nazionali ed è il momento migliore per una bella vacanza rilassante.

Fino al secondo dopoguerra, questa festività era dedicata ai soli ragazzi maschi ed assumeva il nome di Tango no Sekku/端午の節句, il 5° giorno della 5a luna nel calendario lunare. Sekku significa infatti “festa di stagione” ed il Tango no Sekku segna l'inizio dell'estate e della stagione delle piogge.
Dal 1948 in poi, invece, tale giornata ha assunto i connotati di Festa nazionale dei bambini, in senso più ampio, cambiando il suo nome appunto in Kodomo no Hi. La giornata dedicata alle sole bambine, Hinamatsuri/雛祭り⌋, continua invece ad essere celebrata il 3 marzo e la tradizione vuole che, in questa giornata, vengano esposte diverse bambole su un tappeto rosso, a simboleggiare la figura dellImperatore, dellImperatrice e delle altre cariche di corte del periodo Heian.  

In occasione del Kodomo no Hi, le famiglie giapponesi sono solite far sventolare tanti koinobori quanti sono i bambini presenti in famiglia. I koinobori/鯉幟, le bandiere a forma di carpa stilizzata, danzano nel vento di maggio e simboleggiano forza e determinazione nel loro resistere alle avversità, per raggiungere i traguardi fissati.

Ci sono diverse teorie circa l'interpretazione dei colori dei koinobori. Alcuni associano il nero al figlio primogenito, il rosso al secondo nato ed il verde ed azzurro a seguire; secondo altre linee di pensiero, invece, il nero, solitamente associato alla carpa di dimensioni maggiori, richiama la figura paterna, mentre il rosso simboleggia l'amore materno. Verde ed azzurro, più altre varianti cromatiche a seguire, identificano infine i bambini. Questa seconda chiave di lettura, nel suo sottolineare al meglio l'idea di famiglia, è la nostra preferita. Quella che ci siamo soffermati a spiegare ai bimbi oggi pomeriggio, mentre abbiamo appeso questa sorta di bandiera fuori dal balcone di casa.

E una splendida metafora, quella che il popolo giapponese utilizza per accostare la figura dei bambini a quella della carpa, il pesce che, nella tradizione nipponica, è dotato di maggiore energia e forza vitale.
Infatti, leggenda vuole che le carpe siano capaci di nuotare in senso contrario alla corrente e di risalire anche le cascate più alte, mutando il loro aspetto in quello di fiammanti draghi. Lo stesso auspicio che, con tale rappresentazione, viene indirizzato anche ai bambini, nella speranza che crescano forti, sani e capaci di lottare, nella vita, per raggiungere la propria felicità.
Non esiste augurio migliore.

E voi?
Avete visto altri koinobori sventolare sui tetti delle case vicine a voi?

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