I koinobori,
le carpe stilizzate in tessuto, ondeggiano al vento, sul balcone di casa nostra.
A
differenza di quanto succede in Giappone, qui da noi siamo in pochi a farle
sventolare libere, in tutto il loro colorato simbolismo e temo che ogni anno i
vicini si chiedano perché mai compaiano questi strani pezzi di stoffa sul
nostro davanzale.
Ci
piace sottolineare il Kodomo no Hi, è una
scusa in più per far festa con i bimbi, in un periodo dell’anno già di per sé
estremamente denso di felicità.
Conoscete questa ricorrenza?
Il Kodomo no Hi ⌈子供の日⌋ è la “giornata dei bambini”. In Giappone è una festività nazionale, che ricorre il 5 maggio, ossia il quinto giorno del quinto mese. Si colloca all’interno della cosiddetta Golden Week, la settimana festiva che prende il via il 29 aprile e termina appunto oggi. In questi sette giorni ricorrono diverse festività nazionali ed è il momento migliore per una bella vacanza rilassante.
Fino
al secondo dopoguerra, questa festività era dedicata ai soli ragazzi maschi ed
assumeva il nome di Tango no Sekku/⌈端午の節句⌋, il 5° giorno della 5a luna nel calendario lunare. Sekku
significa infatti “festa di stagione” ed il Tango no Sekku segna
l'inizio dell'estate e della stagione delle piogge.
Dal 1948 in poi, invece, tale giornata ha assunto i connotati di
Festa nazionale dei bambini, in senso più ampio, cambiando il suo nome appunto in Kodomo
no Hi. La giornata dedicata alle sole bambine,
Hinamatsuri/⌈雛祭り⌋, continua invece
ad essere celebrata il 3 marzo e la tradizione vuole che, in questa giornata,
vengano esposte diverse bambole su un tappeto rosso, a simboleggiare la figura
dell’Imperatore, dell’Imperatrice e delle altre cariche di corte
del periodo Heian.
In occasione del Kodomo no Hi, le famiglie giapponesi sono
solite far sventolare tanti koinobori quanti sono i bambini presenti in famiglia. I koinobori/⌈鯉幟⌋, le bandiere a forma di carpa stilizzata, danzano nel vento di
maggio e simboleggiano forza e determinazione nel loro resistere alle avversità, per raggiungere i traguardi fissati.
E’ una
splendida metafora, quella che il popolo giapponese utilizza per accostare la
figura dei bambini a quella della carpa, il pesce che, nella tradizione
nipponica, è dotato
di maggiore energia e forza vitale.
Infatti,
leggenda vuole che le carpe siano capaci di nuotare in senso contrario alla
corrente e di risalire anche le cascate più alte, mutando il loro aspetto in quello di
fiammanti draghi. Lo stesso auspicio che, con tale rappresentazione, viene
indirizzato anche ai bambini, nella speranza che crescano forti, sani e capaci
di lottare, nella vita, per raggiungere la propria felicità.
Non esiste augurio migliore.
E
voi?
Avete
visto altri koinobori sventolare sui tetti delle case vicine a voi?
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