venerdì 25 aprile 2014

Liberazione

Oggi è una data importante.
Una di quelle cui sono legato in maniera speciale.

Il 25 aprile, l'Anniversario della Liberazione, affonda le radici nei miei ricordi di bambino, quando a parlarmene era direttamente mio nonno, con il trasporto ed il coinvolgimento emotivo del Partigiano.
Sono passati tanti anni, ma non ho mai smesso di riempire di significato questa ricorrenza, anche se le bandiere tricolore sui tronchi degli alberi, oggi, sono drammaticamente meno di allora.

Sotto un sole che ha il sapore del primo antipasto estivo, ho ricordato ai miei bimbi, con semplici parole, cosa festeggiamo oggi. Non possono ancora afferrarne il senso, non ne è il tempo, ma eticamente mi piace pensare di collocarmi in un solco di continuità che reputo importante.
Perché Resistere è un valore sempre attuale.
E tramandarlo, penso sia il modo migliore per non dimenticare.


Nel 2005, i Modena City Ramblers hanno inciso una reprise della loro Al Dievel, canzone del 1996 dedicata alla figura di Germano Nicolini, partigiano italiano originario di Fabbrico (Re) soprannominato il Comandante Diavolo, uno dei protagonisti della Resistenza.
Condannato nel 1947 a scontare 10 anni di carcere per l'accusa di omicidio di Don Umberto Pessina, Nicolini fu poi scagionato e riabilitato definitivamente solo nel 1994.

Questa splendida versione della canzone, inserita nel disco Appunti Partigiani, uscito per festeggiare il 60esimo anniversario della Liberazione, viene chiusa dalle parole dello stesso Nicolini.

Parole emozionanti che, alle soglie del 70esimo anniversario, mantengono ancora intatta tutta la forza del loro messaggio:
"... Noi sognavamo un mondo diverso,  
un mondo di libertà, un mondo di giustizia,  
un mondo di pace e un mondo di fratellanza e di serenità.  
Ho 85 anni, da allora ne sono passati sessanta e purtroppo questo mondo non c'è...  
E allora riflettete, ragionate con la vostra testa e continuate nella vostra lotta..." 
(Germano Nicolini)

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