martedì 13 maggio 2014

10k con Cesare Cremonini, Logico

Logico.
Meritava un ascolto particolare, intimo. 
Me lo sono concesso con estremo piacere, come si fa con un dono che siamo noi stessi a scegliere di autoregalarci. Di goderci in pace.
Molto bello. Logico.

Serata mite, di tepore primaverile, che infonde brillantezza e buonumore, a testa e gambe. Che diventa sorriso liberatorio, in volto, quando smetto la cravatta in favore di pantaloncini e scarpette. 
Un lunedì sera corso a ritmo blando, dopo un fine settimana a passo decisamente più allegro, è sempre un’ottima terapia per conferire un colore un po’ più sgargiante all’inizio di settimana. 
Il trittico di parchi vicino a casa mi accoglie e lascia via libera ai miei pensieri, di gran lunga più rapidi dei miei passi, che peraltro calpestano asfalto e terra in maniera ogni giorno più performante, man mano che le giornate guadagnano minuti sulle sere. Restituiscono sensazioni di benessere, anche adesso che non ho grandi traguardi competitivi all’orizzonte. Forse, proprio per questo le generano. 


Ho ancora appesa al muro di cucina la tabella di allenamento per la maratona di Padova del 2012. Io e lei abbiamo un grosso conto in sospeso, che il saldare avrebbe richiesto un tempo materiale cui non volevo attingere in questi ultimi due anni. Un tempo, che continuo a non voler sottrarre alle altre priorità, ma che oggi riesco nuovamente ad intravedere. Nei dieci k. serali che torno ad assaporare in solitaria e soprattutto nelle due ore della domenica mattina che stiamo tornando a ritagliarci, insieme alla mia runner di casa.
Poi, pian piano, avrò anche modo di saldare il mio conto, ma, per quello, non c’è fretta.

E’ raro che corra con la musica nelle orecchie.
Preferisco di gran lunga ascoltare i rumori della città, carpire sprazzi di conversazioni qua e là e canticchiare quello che mi ronza in testa, mentre il respiro si fa affannoso ed i battiti aumentano di ritmo. Le poche volte che però infilo gli auricolari, sistemando il cavetto dietro la schiena, lasciando che saltelli a ritmo sulle mie spalle, c’è sempre un’occasione speciale.
Spesso c'è un album appena uscito da assaporare e scoprire nota dopo nota. Non conosco un modo migliore per fare reciproca conoscenza, dello stringerci la mano mentre corro. 
Con le gambe in movimento riesco ad ascoltare col giusto stato d'animo una nuova melodia, a metabolizzare un testo particolarmente ispirato e finisco spesso per allacciare insieme i pezzi sconnessi dei tanti progetti che mi frullano in mente.
Stasera ho corso con Logico, il nuovo album di Cesare Cremoniniuscito nei negozi giusto la settimana scorsa, il 6 maggio.
Gli esperti, i tecnici ed i beninformati lo hanno definito in mille modi diversi. Incalzante, divertente e riflessivo, visionario e poetico, nei testi e nelle sonorità. 
Io so solo che a me è piaciuto parecchio. 
Logico #1 imperversa in radio ormai da qualche tempo, ma, nonostante l'inevitabile rischio di overesposizione, l'attacco di pianoforte e il sintetizzatore che incalza continuano a girarmi in testa e tendo ad abusare del repeat.



Poi c'è il resto. Tracce allegre e spensierate, piene di ritmo, come GreyGoose, la [facile previsione] next big one del disco o la simpatica John Wayne, alternate a brani più riflessivi, quali un'intensa Io e Anna [che Cremonini ha di recente rivelato voler essere un omaggio a Lucio Dalla ed alla sua Anna e Marco] o Fare e disfare. Ho riso da solo sul ritornello di Vent'anni per sempre, che chiama in causa "...Angry Birds, le nuove Nike, Sasha Grey, One Direction, you can get no satisfaction" per poi lasciarmi trasportare dal testo di Se c'era una volta l'amore.

E' passata una vita dai LùnaPop. Cesare ha imboccato un percorso artistico che molti già allora pronosticavano, ma che in pochi avrebbero scommesso poter condurre a livelli di maturità come quelli che oggi ha raggiunto. Che sia una delle più belle realtà di casa nostra, credo sia un dato di fatto. Che la sua "s" e la sua cadenza emiliana siano un marchio di fabbrica così vicino alla mia terra, un personale motivo di vanto. Mi piaceva allora, continua a piacermi adesso.
Logico non è da meno rispetto al gioiello che è stato La Teoria dei Colori, ma è radicalmente diverso, per stato d'animo. Sono 11 tracce così diverse fra loro ed allo stesso tempo tutte così legate insieme da un unico filo conduttore. Mi sono ritrovato a schioccare le dita a tempo, lasciando le gambe libere di spingere e subito dopo mi sono estraniato cercando di stare dietro a parole dense di immagini e colori.
Logico è un disco felice, o almeno io l'ho percepito come tale.


10 chilometri sono scivolati via in un attimo, mentre l'ora di cena si avvicinava ed il sole spariva dietro a nuvoloni bianchi, dai contorni bombati.
I 43 minuti del disco sono arrivati alla fine quando mancavano ancora un paio di chilometri alla mia meta. 

E allora, via di repeat, fino a casa, perché c'è questo passaggio che ...

"Non succede quasi mai a due come noi
di Credere che sia possibile trovare                       
Un complice in questo disordine  
Tracciare un'orbita nell'atmosfera
Amore mio la logica non è sincera  
Siamo molecole oltre le nuvole 
Corsie chilometriche  
Raggi di luce, di bombe atomiche  
Pronte ad esplodere 
Stasera la logica non è sincera 
Chissà se amare è una cosa vera"
 ... che è strepitoso!  

2 commenti:

  1. Considerando il mio allenamento attuale, penso che per correre 10Km di fila avrei bisogno di un'ambulanza al seguito (o per lo meno di una macchina che possa lanciarmi bottigliette d'acqua ogni 2 minuti e mezzo)...detto questo (e stendiamo un velo pietoso su di me!) devo dire che Cremonini mi è sempre piaciuto. Non ho ancora ascoltato tutte le canzoni del nuovo album ma lo farò presto! Buon fine settimana!

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    1. ... non male l'immagine della macchina al seguito con il lancio di bottigliette, a volte sarebbe decisamente utile!
      Quanto al disco, io l'ho trovato molto bello. Mi darai la tua impressione, quando l'avrai ascoltato.
      Grazie, buona domenica anche a te!

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