E' stata una serata di grazia, mercoledì 27 maggio 2015.
Una di quelle serate in cui tutto si incastra come si deve.
In cui le cose funzionano esattamente come lo avevo immaginato, ripagando del
tanto impegno profuso. Ed è tutto fuorché scontato, quando si organizza una
corsa. Il meteo che strizza l'occhio, gente che arriva da ogni dove portandosi
dietro da casa il sorriso e l'educazione. L'assenza di qualsiasi incidente od
infortunio sul percorso.
Una Corsa verso Casa 2015 è stata una festa bellissima.
4.604 iscritti complessivi, 2.861 dei quali hanno sfoggiato
il pettorale del Progetto Scuole.
Sono numeri impressionanti.
Il settembre
scorso, alla prima, ne avevamo collezionati 1.176.
Farlo con una finalità benefica sono convinto abbia
ancora più significato e sono felice che così tante persone abbiano dato
dimostrazione, partecipando, di pensarla allo stesso modo.
Mercoledì sera abbiamo riempito il Policlinico con oltre 1.300 bambini festanti ed almeno altrettanti genitori, nonni e amici che condividevano il loro stesso entusiasmo.
Ha avuto ragione Francesca a puntare su di loro a gennaio,
quando abbiamo delineato la struttura di questa seconda edizione. E' stato vincente
coinvolgere le scuole, con incontri mirati a spiegare l'iniziativa e
soprattutto il perché di questa corsa. Il corpo docente ed i rappresentanti dei
genitori hanno fatto il resto, sposando il progetto e sentendosi partecipi.
Non solo venendo a correre, ma coinvolgendo i bambini già in
classe, con il progetto artistico "disegna la tua corsa verso casa".
Il 13 maggio, termine per le iscrizioni delle scuole, ci siamo ritrovati in
Aseop sommersi di disegni, striscioni, pannelli colorati e moduli di adesione.
Siamo impazziti per esporli sul percorso, in corrispondenza
del lotto dove sta prendendo corpo la Casa di Fausta, ma il colpo d'occhio che
ne è scaturito ad allestimento ultimato è stato qualcosa di speciale.
Tutti i bambini che vi sono sfrecciati davanti al termine
del percorso corto, di 2 chilometri, a loro dedicato, li hanno ammirati con il
sorriso.
Hanno strappato un sorriso anche a tutti i runners che hanno
invece optato per i 6 ed i 10 chilometri. Perché mercoledì è stata una grande
festa anche per i tanti volti noti della corsa di casa nostra: Davide
Benincasa, Claudio Giberti, Marco Bruzzi ed Annarosa Mongera, solo per citarne alcuni. Amici che ho salutato alla partenza, vedendoli sfilare sotto
l'arco.
Con tanti compagni e compagne di allenamento avrei voluto condividere un percorso
che conosco a memoria, il mio "trittico dei parchi" che amo alla follia, ma è stato ugualmente bello
vederli arrivare soddisfatti.
A distanza di qualche giorno, con l'adrenalina che inizia a
scendere, inizio un po' a realizzare la portata dell'evento.
Radunare oltre 4.000 persone per una corsa è impresa ardua.
Farlo all'interno di un ospedale in una sera infrasettimanale, con tutte le
difficoltà logistiche che la particolarità del luogo impone di rispettare, è
ancora più complesso.
Una Corsa verso Casa è stata possibile grazie all'impegno di tantissimi, oltre 60, volontari
Aseop ed al contributo dei tanti partners che ci hanno sostenuto fornendoci i
premi per scuole e società sportive. Grazie alla piena collaborazione con il
Policlinico e con il fondamentale supporto della Polizia Municipale e del
Comune di Modena.
Merito speciale a chi ha non solo ha partecipato, ma ha
prima di tutto condiviso il nostro progetto, sostenendolo con trasporto: le
Scuole modenesi, il Gruppo Solidarietà Tetra Pak, i ragazzi e lo staff di Run
With Us e Fratellanza, inMo.To. e La Capriola.
E' stato importante poter contare su tante autorità al via:
il professor Luciano Gigliotti, icona della maratona italiana, il DG del
Policlinico Ivan Trenti e il dottor Ferdinando Tripi della Medicina Sportiva,
oltre all'assessore all'urbanistica del Comune di Modena Anna Maria Vandelli. Determinante,
come sempre, la presenza di uno speaker eccezionale quale Roberto Brighenti,
che ha orchestrato la serata in maniera impeccabile.
Un grazie anche ad Elisa Cantergiani ed a tutto lo staff di
Oplà, ai ragazzi di Decathlon ed a World Child per la disponibità nel dar vita
alla "zona bimbi". Un doveroso
ringraziamento infine al Baffo Sport, CSI, UISP ed ai gruppi podistici modenesi del
coordinamento, Cittanova e Madonnina in primis, che anche quest'anno sono stati
al nostro fianco.
Tengo per ultime Patty e Sara, che sono in realtà le prime
nella lista degli indispensabili di questa macchina organizzativa, in un podio
virtuale sul quale sale di diritto anche l'infaticabile Nelusco. Senza di loro,
non ce l'avremmo mai fatta.
Fra i tanti bei messaggi di questi giorni, ce n'è uno che mi
ha colpito in maniera particolare: "orgogliosa della mia meravigliosa città".
Lo
ha postato sulla pagina FB di Aseop una ragazza che non conosco personalmente.
Da genitore, volontario e runner, sottoscrivo in pieno.
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